30/04/09

Acqua dalla Luna VII


Sesta Tappa: Mercurio

Effetto Luna Simulato

Lasciatoci alle spalle Plutone, e riposto il cappello da Cow Boy, tra tante chiacchiere e qualche risata, il nostro Viaggio tra le Stelle continuava, seguendo sempre le indicazioni della Luce intermittente, piuttosto che di una Mappa Stellare.

Eravamo di nuovo vicini al Sole. Nascosto dietro di Esso, Mercurio richiamava con una specie di lagna la nostra attenzione, e decidemmo di fare una breve sosta anche lì.

La cosa che notammo subito, oltre al fatto che era minuscolo, fu che Mercurio, ruotava intono al Sole, sì, ma al contrario degli altri Pianeti, non ruotava su se stesso, e quindi era praticamente diviso in due: aveva una parte sempre esposta al Sole, e una parte sempre al Buio.

Scegliemmo di approdare sulla parte Soleggiata, e appena uscimmo dalla nostra navicella, ci rendemmo conto che non c’era alcuna presenza atmosferica, e c’era una quasi totale assenza di gravità…

Il suo Nucleo Liquido, fuoriusciva dai numerosi Crateri solcati dai vari Meteoriti che si erano abbattuti sulla sua superficie, senza nessuna protezione atmosferica ad attutirne i colpi.

Per un po’ fu divertente passeggiare qui e lì saltellando, proprio come fecero anni prima Neil Armstrong e Buzz Aldrin  sulla Luna…

Ma dopo non molto ci stufammo, quella non era la Luna. Era qualcosa che le somigliava giusto un po’, ma era solo un'imitazione venuta nemmeno tanto bene.

Decidemmo di andare via, e di guardare Mercurio solo da lontano… tanto di interessante aveva ben poco.

La parte al buio non la visitammo, la lasciammo ad altri Visitatori più curiosi, a Noi non interessava.

Noi avevamo una Luce da raggiungere, che brillava e si intensificava sempre di più, e che aspettava il nostro arrivo.


Diario di Bordo

Di Robi California

Ora Stellare: 24.10.08

Ruota intorno al Sole, ma non su se stesso. E’ simile alla Luna, ma non è la Luna. Ha due facce, una illuminata, l’altra nascosta. Senza gravità, il suolo colpito da meteoriti e pieno di crateri, un nucleo liquido e viscido.

Divertente passeggiarsi sopra, per un po’. Ma ci si stanca facilmente. La Parte Buia, poi, è meglio lasciarla ad altri visitatori...

Chissà perché, ma questo Mercurio somiglia tanto a un Simulacro di Pianeta... popolato da figure che sono solo Ombre di Esseri...

Meglio guardarlo da lontano, ha davvero poco d’interessante, per Chi deve raggiungere una Luce che brilla, sempre più intensa, mentre attende il Nostro arrivo.

Matrix Samy Robi rosso firma

29/04/09

Acqua dalla Luna VI



Intermezzo: Viaggiando sulla coda del Tempo

Il Volo di un Eterno Istante

-Mettiamo su un po’ di Musica?

-Certo! La Musica non deve mai mancare durante il Nostro Viaggio- rispose il Viaggiatore, pigiando sul bottone che azionava gli Altoparlanti.

-Solo durante? E dopo?

-Non mancherà nemmeno dopo, abbiamo preparato una Compilation Infinita, no?

-Già, la Compilation!- risposi io guardandolo –Però… ne è passato di tempo da quando è partita la Prima Canzone… o forse no… il Tempo nello Spazio sembra essere relativo, irrilevante…

-Infatti, lo è!– esclamò Lui sorridendo –Sai, penso che quando questo Viaggio terminerà, un po’ ne sentirò la mancanza…

-E perché? Quando finirà questo Viaggio, ne comincerà un Altro, vero?

-Si… ma questo è Speciale, probabilmente lo ricorderemo per Sempre…

-Sempre… uno scorcio di Tempo che può variare da un istante all’ eternità… Per te quanto tempo è?– Gli chiesi prendendolo in giro.

-Domanda di riserva? Abbiamo appena detto che il tempo è irrilevante, giusto?

-Hai ragione!– risposi divertita.

-Scherza, scherza!– disse lui semiserio -Ma lo sai che ridendo e scherzando abbiamo visitato già 5 Pianeti?

-Certo che lo so! E siamo distanti ben 150 Anni Luce, dal Punto di Partenza!

-Ah però! Sembrano tanti… ma se consideriamo che lo Spazio è Infinito, non sono niente…

-Hai ragione anche su questo… e ora non scherzo…– gli dissi sorridendo.

-Pronta a raggiungere il prossimo Pianeta?- mi chiese lui facendomi sciogliere con uno sguardo e un sorriso.

-Prontissima!- risposi entusiasta -Guarda… le Stelle già ci fanno Strada!

-Già, ci condurranno Loro alla Luce Intermittente… Punto!

Il Viaggiatore sorrise guardandomi negli occhi, io ricambiai sguardo e sorriso, senza dire niente.

La Musica continuava, il Viaggio anche.  


Diario di Bordo

Di Robi California

Ora Stellare: 28.10.08

Ripenso alle tappe del Viaggio, indugiando con la mente su ognuna di esse, e per ognuna ho una canzone, un brano di melodica Armonia, un accordo potente, una suggestiva ballata... E' proprio così: questo Viaggio non lo dimenticherò mai, non per nostalgia di momenti irripetibili, ogni momento della Vita è irripetibile, il futuro riserverà altri gioielli al Nostro percorso. Non dimenticherò mai quello che, in questo Viaggio, ho imparato: il Tempo e lo Spazio non esistono, diventano materia nelle mani di chi ha la volontà di considerarli amici, l’umiltà di accettarli come compagni di strada, la consapevolezza della loro relatività.

E quando il Viaggio sarà terminato, e una Nuova Canzone finalmente risuonerà nelle Stanze del Cuore, cantata da due Voci nello stesso respiro, ogni tappa di questo percorso diventerà una Stella, nella scia di una Luce Intermittente, che io e la mia Compagna ricorderemo come quella che ci avrà condotti a Casa.

Viaggiando sulla Coda del Tempo, Cuori d’Aliante…

 

28/04/09

Acqua dalla Luna V



Quinta  Tappa: Plutone

Il Paese dei Balocchi

Viaggiando nello spazio non si sa mai a cosa si va incontro.

Avevamo negli occhi l’Infinito, e ci stavamo perdendo dentro di esso, volevamo solo raggiungere la Luce Intermittente che ogni tanto faceva capolino tra le Costellazioni più belle.

Ma passando attraverso una Nebulosa dai colori effervescenti, una Forza Maggiore ci attirò verso un piccolo Pianeta.

Appena atterrati ci rendemmo conto che si trattava di Plutone, il quale, essendo stato declassato a Pianeta Nano, cerca vendetta e compagnia attirando a sé chiunque si trovi di passaggio.

Lì si respira un aria strana, irreale per certi versi… e succedono cose strane…

Non appena mettemmo piede a terra, le nostre tute spaziali divennero abiti da Cow Boy per il Viaggiatore, e da Bambola per me.

Ci scambiammo uno sguardo interrogativo quanto divertito, e cominciammo a camminare saltellando mano nella mano, tra ingenue Margherite e stravaganti Campanellini.

Respiravamo profumo di Zucchero, e ascoltavamo Musica da Luna Park, mentre un piccolo Palcoscenico Rosso ci invitava ad esibirci lasciando a noi la scelta del numero.

Senza pensarci due volte rubai il cappello da Cow Boy al Viaggiatore e ci salii, afferrando il Microfono che era posto su di esso per l’Asta, come fanno le Star, e mi misi a Cantare a squarciagola, facendomi sentire anche dai Pianeti limitrofi.

Il Viaggiatore seguiva da sotto divertito, muovendo le Mani avanti e indietro a Ritmo di Musica, mentre faceva linguacce intento a farmi ridere, cosa che gli riuscì, ma senza rovinare il mio Numero.

Tornammo sulla navicella ridendo come bambini, pensando che Plutone, il pianeta reietto, fosse il Vero Paese dei Balocchi, quello dove la serietà lascia spazio al divertimento, quello di cui tutti ne parlano, ma quasi nessuno conosce.

Accendemmo i propulsori, e la navicella schizzò via, pronta per continuare la ricerca della Luce.


Diario di bordo

Di Robi California

Ora Stellare: 20.10.08

La navicella schizza, coi propulsori al massimo, penetrando lo Spazio Scuro, verso la Luce. E' stata una strana, divertente avventura, quella che ci ha visti protagonisti sul Piccolo Pianeta.

Ripenso ai commenti che sono seguiti, e alle risate, e mi sento pieno di infantile gioia:

-Ti stava bene quel cappello- ho scherzato.

-Molto comodo, si, anche se un po’ largo, per me- ha risposto, ridendo, la mia Compagna.

Plutone si allontanava, e ormai il palcoscenico rosso era una sagoma sulla superficie, a forma di sorriso, che ci salutava.

-Non mi avevi detto che sapevi cantare così bene,- ho ripreso, ridacchiando, -era un segreto?

-Se tu non mi avessi fatto ridere, con tutte quelle linguacce, la canzone sarebbe venuta anche meglio...

-E’ venuta benissimo. Soprattutto l’acuto finale.

-E’ venuta, si, ma a un certo punto il Microfono mandava scariche elettriche, e ho dovuto allontanare la bocca, altrimenti mi friggevo le labbra!

Ho guardato fuori dall’oblò della Navicella. Il Piccolo Pianeta scompariva nel buio, punteggiato di stelle, -Dobbiamo tornarci, su Plutone- ho detto.

La mia Compagna si è messa a sedere di fronte alla consolle, accavallando le gambe, -Ti è proprio piaciuto, vedo!

-E’ stato troppo divertente! Ho sempre sognato di fare il cow boy! Prendere al lazo i cavalli, domarli, cavalcarli!!!

-Si, ma i veri cow boy non perdono il cappello- ha affermato divertita la mia Compagna.

Le ho fatto l’occhiolino, chinandomi dietro un pannello pieno di luci intermittenti. Ho preso qualcosa, e gliel'ho mostrato.

-Appunto!- le ho detto, ondeggiando nell’aria quel cappello, che lei ha subito riconosciuto.
La mia Compagna è scoppiata a ridere, battendosi le mani sulle cosce.

-Anch’io ho portato qualcosa, come souvenir, da Plutone,- ha esclamato, mostrandomi una margherita e un campanellino, fresche e profumate, -Let’s ride, cow boy!- ha esclamato, mentre la navicella si sollevava, in una traiettoria semiellittica, guidata dalla Luce Intermittente verso la quale siamo diretti.

Acqua dalla Luna Plutone 01 firma

Acqua dalla Luna IV


Quarta Tappa: Marte

Il Pianeta Rosso

Il Vento che arrivava da Giove ci spingeva verso nuovi Orizzonti.

Al nostro passaggio, Pegaso, Brillante e Luminoso di Cielo, schiuse le sue Ali invitandoci a seguirlo, conducendoci nella Dimensione Parallela dei Vortici del Tempo senza Tempo.

Vagavamo per l’Orbita Spaziale divertendoci a sfidare la Velocità della Luce, quando scorgemmo  Marte che si distingueva tra tutto per la sua Luminescenza colorata di Rosso. Rosso…come il Fuoco Sacro della Passione che brucia infondo agli Occhi, Rosso…come il Sangue che pulsa attraverso la Forza, diventando fonte di Vita, scuotendo le Emozioni…

Tra turbini di Aria e Uragani di Luce, approdammo sul Monte Olimpo, il Vulcano più grande del Sistema Solare. Attraversammo il Canyon che solcava la superficie  di quella Terra compatta, fino ad arrivare a Valle.

Intorno a noi vedevamo tutto sfocato, le uniche figure nitide di tutto il pianeta eravamo NOI.

Il Viaggiatore succhiava fili d’Aria profumati di Rosa e Gelsomino, dal sapore di Vaniglia e Cioccolato, mentre portava le mani in avanti disegnando Cerchi, andando a tempo con la musica soul che prepotentemente urlava in sottofondo, spaccando quella stessa Aria che vibrava a vista d’occhio, come le Corde di una Strato tra le Dita di un Esperto Chitarrista.

Io intanto, poggiata sulle ginocchia, cercavo vigorosamente Perle e Diamanti da cui poter estrarre i Semi, per coltivare l’ Albero della Gioia.

Zampilli di Fuoco ardevano nel sottosuolo, fuoriuscendo da piccoli crateri, alternando spruzzi di Fiamme intensi a quelli più docili, mantenendo tuttavia colate costanti, che rendevano lo Scenario spettacolare e  accogliente, surriscaldando ulteriormente l’Atmosfera già Calda che ci avvolgeva.

Ci perdemmo nell’unicità di Marte fino ad esserne sazi, godendoci lo Spettacolo fino alla Fine, che venne con l’esplosione di una Supernova in quel Cielo senza Barriere,

mentre ammiravamo il suo Splendore dal Basso, ad occhi socchiusi e a bocca aperta, a corto di fiato.

Alcuni dicono che tra Marte e la Terra non ci sia alcuna differenza, ma non è così: sulla Terra si sopravvive, su Marte si Vive… Sulla Terra c’è vita, su Marte c’è La Vita

Tornammo sulla navicella per proseguire il Viaggio, promettendoci di tornare spesso su Marte, nella Nostra Era senza Età.

La Luce intermittente si avvicinava, e ci reclamava con più forza. 

Sentivamo che presto l’avremmo raggiunta.



Diario di Bordo

Di Robi California

Ora Stellare: 03.11.08

La Tempesta generata dal moto circolare di Giove ha spinto la Navicella verso le profonde gole e i rilievi vulcanici di Marte, attraverso Vortici senza Tempo, guidati dalle ali spiegate di Pegaso, il cavallo che, colpendo con la zampa il monte Elicona, lo rese colossale, dopo aver sentito il dolce canto delle dee, facendone scaturire una sorgente di acqua zampillante.

Come il sangue che lo generò, rosso come passione fatta materia, tra i Canyon, le Valli, il Vulcano Olimpo, scorre fluido lo zefiro profumato di Rosa e Gelsomino, Vaniglia e Cioccolato, e un suono, come una Campanella battuta da un plettro di diamante, segue il ritmo di una musica Soul, e delle mani che tracciano cerchi sulle Corde di una Stratocaster coperta di Stelle.

Perle e Diamanti crescono sull’albero della Vita, frutti succosi e dolci, da cogliere freschi, e i cui Semi, piantati nel profondo del Canyon che solca la superficie compatta del Pianeta Rosso, danno Vita alla Vita, generando Splendide Stelle Binarie, che in fondo all’Universo in crescita, porteranno ancora più Luce alla Luce Intermittente che ci guida verso la fine del Viaggio.

Ogni ritorno su Marte, nelle Età senza Età, è una Canzone di Vita, Rossa come la Promessa dell’Immortalità attraverso le generazioni.


Ti Amo Roberto

La Tua Samanta

26/04/09

Acqua dalla Luna III


Terza tappa: Venere

La Piccola Stella

La Luce Intermittente si intensificava ad ogni miglio spaziale che percorrevamo, ma non riuscivamo a capire da dove arrivasse.

Ci fermammo a chiedere informazioni all’Orsa Maggiore, che sorrise e ci suggerì di seguire semplicemente il Sentiero Illuminato.

Eravamo vicini al Sole Tramontante, che brillava di Bagliori Incandescenti, con i suoi Raggi che aspettavano l'Aurora per spandersi come Spade di Luce nelle mani di un Angelo Guerriero, quando ci accorgemmo di qualcosa che a sua volta brillava di Luce Propria.

Era Venere. La Stella della Sera, viene chiamata. Dove dimorano gli Angeli del Mattino, che la proteggono con uno strato di Nuvole intense, quasi una fitta foschia, come quella che avvolge il Golden Gate di San Francisco nei timidi Mattini di Primavera.

La sua luminosità, la faceva sembrare una Piccola Stella in attesa che il riflesso dell'Armonia Solare, la accarezzasse e la scaldasse, rendendola ancora più brillante.

Noi la guardavamo sospesi a mezz’Aria, travolti da vortici di statiche Emozioni, intensificate dall’elettricità dei Fulmini che si abbattevano sulla sua superficie, spinti da Nuvole di Grazia.

Arrivò finalmente l’Alba. Il Sole la raggiunse donandole il Calore che aspettava, surriscaldando la sua Atmosfera, composta da Acqua Evaporata.

I Raggi del Sole la coccolavano dolcemente, alimentando la sua Luce che splendeva di bianco perlato, facendo sì che divenisse il Pianeta più Luminoso dell’ Universo.

Il Viaggiatore sorrise.

E il nostro Viaggio tra le Stelle continuò.


Diario di Bordo

Di Robi California

Ora Stellare: 17.10.08

Ricordo le Parole scritte nel Libro della Saggezza, mentre osservo quei fenomeni succedersi sulla superficie del Pianeta chiamato Astro della Sera.

"Il cammino segnato dai Pianeti, Vi appartiene. Seminato dal corso di eventi già scritti, seguitelo, nell’oscurità dello Spazio Esterno, dove le Luci dell’Orsa sono come Onde d’Acqua, nell’Acqua."

Penso ad altre Parole lette, che sono diventate Materia del Reale: una Stella che armonizzava dietro la Luna... una Spada di Luce per sconfiggere i Mostri... un Angelo, un’Ondina... un Ponte che divenne Arcobaleno...

Rifletto sui fenomeni termodinamici che illuminano Venere di scintille di perle. Sull’elettricità, e le nuvole, simili ad ali, dalle quali i fulmini saettano sulla superficie, liberandola dalla polvere.

"Energia Interna", penso, "quella che trasforma la Realtà in Sogno, e fa sì che statiche Emozioni diventino il bacio dell’Aurora al Sole, nel mattino che aspetta, in fondo al Tragitto".

Sorrido, e mi volto a guardare la mia Compagna, che fissa affascinata il Pianeta più luminoso del Sistema Solare.

"Ti Amo"

penso,

"...il Viaggio continua."

 

25/04/09

Acqua dalla Luna II


Seconda tappa: Urano

Il Figlio dei ghiacci

Con le Gocce di Giove che ancora ricadevano dai nostri capelli, imperlando la fronte e le membra di Spazio Infinito, risalimmo sulla nostra Navicella per proseguire il Viaggio, facendo rotta verso l’Inimmaginabile.

Partimmo a razzo, mentre il Grande Pianeta ci guardava innalzarci in Volo sorridendo.

Cercavamo Domande a Risposte già date, e fermandoci da Andromeda e le sue Nebulose per un caffè, intravedemmo per la prima volta e per pochi attimi, una Luce intermittente che ci invitava ad andare verso di Essa.

Riprendemmo il Cammino cercando di seguirLa. Sulla strada della Luce trovammo Urano, che col nome del primo Re degli Atlanti, chiedeva di essere Esplorato.

Atterrammo piano per non rompere la sua superficie Ghiacciata, demmo uno occhiata in giro, e vedemmo un immensa distesa di Neve, che donava un senso di Pace a chiunque La guardasse.

Urano era un Piccolo Mondo a parte, molto simile ai poli della Terra, all’Antartide. O forse a Krypton. Forse era Krypton.

Io non scesi dalla navicella, c’era troppo freddo fuori, non accompagnai il Viaggiatore nella sua escursione, dormii mentre lo aspettavo.

Al suo ritorno mi svegliò con un bacio, una carezza, e un sorriso che mi fece ringraziare Dio per avermi creata.

Tra le mani stringeva come un Trofeo il Libro della Saggezza, che sfoglia ogni volta che vuole tornare in Quel Posto, mentre io Lo guardo sorridendo.

Non so chi gli avesse donato Quel Libro, forse Kal-El, o forse l’aveva scritto Lui Stesso, forse Kal-El è Lui.

Non gliel’ ho mai chiesto, tanto negherebbe.

Ma ne sono convinta.



Diario di Bordo

Ora Stellare: 13.10.08

La Saggezza dei Pianeti è racchiusa in poche pagine, che sfoglio, quando il mio Io più nascosto chiede di attualizzare propositi e reificare segnali.

Come per ogni Uomo, quel Posto è il Luogo dell’Anima, dove dimora l’essenza più intima, dove Cuore e Mente dialogano. Ed è giusto che ogni Uomo abbia il proprio, com’è necessario che, anche durante un Viaggio Interstellare, ci siano Pianeti come Urano, distesa di ghiacci non inospitale, Fortezza della Solitudine come quella che il Principe di Krypton, Kal-El, ha, sulla Terra, in quell’Antartide dell’Anima, che non è un "Anima in Antartide".

Cercando Domande e Risposte già date, intravedendo una Luce in fondo al Viaggio, e muovendo la Rotta verso di essa, nelle distese dello Spazio, verso l’Inimmaginabile possibile, troveremo quella Luce trovando noi stessi, e trovandoci.

24/04/09

Acqua dalla Luna I


Prima tappa: Giove.

…E il vero viaggio ebbe inizio

La Galassia era una costellazione d’Infinito, che formava un’autostrada luminosa proprio lì, dopo la Seconda Stella a destra.

Non c’era nessuna indicazione, e non avevamo preparato nessuna Mappa, l’ignoto dell’ Universo non ci spaventava.

Viaggiammo attraverso il Sole, facendo una breve Sosta per guardare il panorama che ci offriva la Via Lattea.

Da lì potemmo ammirare il Pianeta striato, color Tramonto d’Estate e Alba d’Autunno, in un giorno della Primavera di Giugno.

Ci bastò uno sguardo, e l’Autostrada di Stelle si dispose in modo da portarci dritti lì, al Pianeta più Grande del sistema Solare, dove Zeus faceva da Sindaco indiscusso sulla sua Superficie Gassosa.

L’Atmosfera Rossastra che si respirava Lassù, avrebbe riscaldato qualsiasi Inverno.

L’Attrazione più forte, era quella Grande Macchia Rossa, un Ciclone senza Tempo al quale non potemmo resistere.

Ci immergemmo Dentro di Esso tenendoci per mano, facendoci travolgere dalla Furia del Suo Vento.

E fu Tempesta.


Diario di Bordo

Di Robi California

Ora Stellare: 09.10.08

Il Vero Viaggio ha inizio. Dopo il Viaggio, fra scie di Stelle che sfrecciano fra le Dimensioni, più vere del Vero.

Suoni che rimbalzano sulle superfici dei pianeti, e le nebulose si aprono, lasciandosi attraversare da Luci multicolori, mentre il vuoto dello spazio si riempie di profumi e materia che canta.

Siamo emersi da un Oceano di Armonia, abbiamo attraversato il Sole, senza paura dell’Ignoto, seguendo le indicazioni dei Nostri Pensieri in sincrono, un Faro nel buio, e l’Universo è diventato Reale.

L’Autostrada di Stelle è un Arcobaleno, fra un Tramonto d’Autunno e l’Alba di un’Estate che verrà, ma è infinita, come infinita è l’attrazione del Pianeta più Grande, che ci attira a sé, e le sue Lune si aprono, e si dispongono in orbite perfette.

Che venga la Tempesta. Soffierà in sintonia coi Nostri Venti di Fiamma.
E il Vero Viaggio è iniziato.

Ora Stellare: 09.10.14

Nella perfetta Unicità della Mappa tracciata da Acqua nell’Acqua, color Tramonto d’Estate e Alba d’Autunno, guardo la danza dei Pianeti disporre in sincronicità Fiamma e Vento, unendoli in un’Atmosfera intorno al pianeta più Grande, e quella che è Acqua nell’Acqua si rinnova, nel vero Viaggio, come Tempesta travolgente.

Profumata d’Arcobaleno e rose.


Acqua dalla Luna Giove firma 
 

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