11/05/09

California IV – Prima Parte

cap.4 - 1p

IV

I colori di Hollywood

Prima Parte

Oggi mi sono alzata presto, ho ancora l’adrenalina in circolo nel sangue (sembra non voglia saperne di arrestarsi!) per la serata di ieri trascorsa on the road in giro per Los Angeles, in compagnia solo del vento che entrava dal finestrino soffiando indietro i miei capelli, -proprio come mi aveva suggerito di fare Bob, parafrasando il Boss- e della musica tenuta ad un volume ai limiti della decenza per i miei timpani, e quelli altrui.

È stato divertente, per una sera, lasciare fosse il caso a farmi da guida, invece di una mappa. D’altra parte, ormai qui ci vivo da abbastanza tempo, per cui, riesco a spostami senza problemi -o quasi- anche senza aiuti esterni alla mia memoria, affidandomi solo al senso dell’orientamento.

Quello di cui ho bisogno ora, è una bella doccia rigenerante che faccia scivolare via lo stordimento dovuto alle poche ore di sonno; è sabato, e non mi va di restare a casa a dormire! Passerò la mattina a fare shopping, ogni tanto non fa male alleggerire un po’ le carte di credito!

Mi affretto a prepararmi e mi accerto di averle tutte con me, insieme alle chiavi di casa, ed eccomi pronta a dimezzare le mie finanze. Prima però passo all’Ocean Pie, ieri sera ci sono stata per troppo poco tempo, e ora sento la mancanza dell’odore di caffè e simpatia che si può respirare solo lì dentro!

Dista poco da casa mia, mi bastano dieci minuti e sono già all’entrata del locale. Spingo la porta d’ingresso, e con gradito stupore, vedo Bob seduto al bancone che legge il giornale sorseggiando, per l’appunto, la bevanda scura e calda dall’aroma profumato, che ormai è diventata compagna immancabile delle nostre conversazioni, oltre che dei pensieri, quando siamo soli.

-Ciao Bob, che ci fai qui a quest’ora?- esclamo, senza nascondere il piacere di vederlo.

-Buon giorno Milady! Potrei farti la stessa domanda, non trovi?anche lui, come me, mi ha saluto lasciando trapelare dal suo sguardo sincero la felicità di vedermi lì.

-Beh… in effetti… hai ragione, stavolta…. Ma solo per stavolta!rispondo, scherzando come al solito. Il fatto è, che quando lo vedo, il buon umore si fa spazio da solo tra le mie parole, senza lasciarmi nemmeno il tempo di pensare a quello che dico.

-Allora, dove ti ha portato ieri sera la macchina?riprende, dopo aver riso senza replicare alla mia battuta, e aver sorseggiato un po’ del suo caffè, -Non dirmi a casa a dormire però, altrimenti mi deludi!- continua, sempre scherzando, in attesa della risposta.

-No, no! Lungi da me il deluderti!- rispondo in tono melodrammatico, prima di riprendere quello semiserio, dopo l’ennesima risata -La macchina ieri mi ha portato a fare un bel giro! Prima a Pasadena. C’era come al solito un gran movimento, e anche un bel po’ di traffico… ma del resto, di venerdì sera, con tutti i locali che ci sono lì, c’era da aspettarselo…- Bob segue con interesse tutto quello che dico, non so se sia dovuto alla curiosità di sapere cosa penso di Los Angeles, vista ancora con gli occhi da turista, o perché di sera non si allontana dall’Ocean Pie da un periodo di tempo biblico, e gli interessa sapere se in città tutto gira come sempre, -e poi a Hollywood Boulevard…ho un attimo di esitazione… e se Bob seguisse con interesse perché avrebbe voluto essere con me, ieri?

-A cosa pensi?mi chiede distogliendomi da quello strano ragionamento, mentre riaccosta la tazza rossa che stringe in una mano, alle labbra leggermente schiuse.

Si è accorto subito che qualcosa mi ha distratta, ci riesce quasi sempre, come se fosse in grado di leggermi la mente, tanto che mi sono abituata a non farmi cogliere impreparata dalle sue domande, e a tenere una risposta pronta, che mi tira repentinamente fuori dall’imbarazzo delle sue giuste riflessioni. A volte mi viene da pensare che abbia poteri soprannaturali, come un Supereroe, o un Angelo.

-Io?... Ehm… Prova ad indovinare, dai… non è difficile! Infondo, gli occhi sono lo specchio dell’anima… se li guardi bene, magari riesci a leggermi dentro!

Rido, apparentemente per quello che ho detto, e in un certo senso è così… perché senza accorgermene, mi sono lasciata sfuggire quello che stavo pensando… anche se sono certa che Bob, non ha bisogno di guardarmi negli occhi per leggermi dentro, ci riuscirebbe anche guardando da un’altra parte. Ma non glielo dico.  

Continua…

 cap 4 1p2

4 commenti:

  1. Come gli occhi che guardavano dal 'rear view mirror' la sagoma di Bob illuminata dal bagliore di un lampione, disegnandone contorni quasi allegorici, e penetrando nell'anima con una musica che veniva da lontano, sono ancora quelle note a battere nel petto della Narratrice, mentre saluta il nuovo giorno con un'energia che sa di risoluzione.
    In realtà questo capitolo è tutto sottilmente attraversato da un dolce e leggero vento di sensualità, che si dipana attraverso pensieri, sguardi, l'aroma del caffè nella tazza rossa, i nomignoli sempre più confidenziali che lei e Bob si scambiano...
    Sono due sagome ritagliate da un o spicchio di cielo e mare mentre si stanno toccando, chiare nella penombra dell'Ocean Pie.
    Si leggono entrambi dentro, ed entrambi iniziano a trovare timide risposte a domande forse già formulate.
    Come la scia di profumo che il vestito della Narratrice lascia sul parquet, pigramente trascinato dopo una notte di Viaggio emotivo, similmente il sottile legame che sta stringendo i protagonisti diventa più stretto, e lascia sottintesi che diventeranno dichiarazioni, poi Qualcosa di più grande.

    Un capitolo da rileggere più volte, perché nell'apparente immobilità della situazione, ci sono anime, cuori e sensi che lavorano fuori orario.

    Ti Amo mia Ondina scalza
    Robi

    RispondiElimina
  2. io sono seduta dietro di voi...là, nell'angolino vicino al separé...e vi spio;-)..skerso...x un momento, mi sono trasformata in una guitar, ke appoggiata ad una sedia...suona il vs ritmo:) il rock, mia carissima Stella:) toglie tutti i malesseri di questo mondo...diciamo pure, la music tutta vah...li dissolve, rendendoli dei pulviscoli..ehheheh..la narratrice e Bob, si guardano già con gli okki dell'Amore...lui lo legge nei suoi movimenti, nei suoi gesti e nei suoi sguardi..un qualcosa ke cercava da tempo...ma ke nn riusciva mai a trovare...è già vero Amore... soltanto i loro cuori sanno, ciò ke la ragione, nn sa ancora...nn ci vorrà molto tempo...io, lettrice, leggo emozioni, sensazioni, percesioni...e molta empatia fra i 2 protagonisti...un abbracciolo fortisssssimo:urlo smack

    RispondiElimina
  3. Come sempre sei riuscita a penetrare nel'io delle persone. Complimenti. Ci sarebbero tante espressioni da sottolineare e diventerebbe impossibile e pressochè inutile dirle tutte. E' sicuramente un viaggio nell'anima, ma non solo....come dimostra la foto di questa IV parte del tuo scritto: infatti dimostri anche una parte di carnalità. Molto bello. Grazie!

    RispondiElimina
  4. Ciao Samy kome va???Noi tt bene..Si sta avvicinando ka fine della scuola e già mi vengono i brividi....Un bacio da Deny...

    RispondiElimina

 

California Samy e tutti i contenuti sono di proprietà dell'Autore. Ogni riproduzione non autorizzata sarà perseguita ai sensi della Legge 633, 22/4/41 e successive modifiche.