24/05/09

California IX – Seconda Parte

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IX

L’Arcobaleno sul Mondo

Seconda Parte  

Abbiamo fatto il giro di tutte le giostre -in alcune ne abbiamo fatto anche più di uno, di giri, a dire la verità- abbiamo saltato solo il tunnel degli orrori, come avevamo detto. Mostri e fantasmi non ci fanno paura, ma non abbiamo voglia di vederli, anche se forse, i mostri e i fantasmi di cartapesta, fanno più ridere di tutte le attrazioni del parco messe insieme.

Resta solo la ruota panoramica su cui salire, l’abbiamo lasciata per ultima apposta, aspettando che il buio scendesse totalmente sul resto della città.

-Sei pronta a salire sulle stelle, a respirare l’odore della Luna?mi chiede Angel Bob teneramente, guardami negli occhi.

Forse l’ha messa così per rassicurarmi, per farmi capire che salendo su quella ruota, vedrò solo cose stupende, non c’è niente di cui aver paura.

E ci è riuscito benissimo! Grazie a lui, gli ultimi dubbi che avevo, si sono dissolti tra il profumo delle mandorle caramellate.

-Si, sono prontarispondo sicura, ricambiando sguardo e sorriso, -O almeno ci provo… infondo, cosa può succedermi?aggiungo, riprendendo il tono scherzoso, che per un momento si era fatto da parte per lasciare spazio alla dolcezza, -Al massimo vomiterò i frullati e lo zucchero filato!- concludo ridendo.

-Infatti, non può succederti niente- sorride lui, facendo l’occhiolino, -Perché ti proteggo io dalle vertigini cattive!aggiunge, continuando il walzer delle battute, mentre saliamo sulla giostra.

La ruota comincia a girare, e stranamente non avverto nessun fastidio…

Lo sapevo che Bob su di me avesse un’influenza più che positiva, ma non immaginavo fosse così forte!

-Come vanno le vertigini?mi chiede con uno dei suoi luminosi sorrisi.

-Nessun problema!gli rispondo con entusiasmo, – E credimi, non me l’aspettavo proprio! È bellissimo… c’è un panorama pazzesco! Visto da quassù è tutto più bello…- Bob annuisce contento, -Guarda- continuo dopo un attimo di silenzio, -anche l’Oceano, visto da qui, ha delle sfumature diverse…- gli dico, puntando il dito verso l’orizzonte, che lui segue con lo sguardo, -E guarda quelle luci… i loro colori… Ti sembrerò un'idiota, ma mi sembra di essere seduta su un Arcobaleno…- concludo infine sorridendo, voltandomi verso di lui.

-Incredibile! Stavo pensando anch’ io la stessa cosa!- esclama, allargando ancora di più il suo meraviglioso sorriso, -L’Oceano visto da qui è ancora più bello… e le luci della città… sembra davvero di essere seduti su un Arcobaleno!

Senza aggiungere altro prende la mia mano nella sua stringendola forte, io mi giro verso di lui e sorrido, poggiandogli la testa sulla spalla.

Sono seduta in cima al mondo, su un Arcobaleno di cristallo soffiato a cuore, e guardo l’oceano insieme a Bob.

Ora penso che alla vita non ho nient’altro da chiedere, se non quello che sto vivendo… L’emozione di condividere questa meravigliosa sensazione con lui, mi regala un senso di pace interiore che non provavo da tanto -forse da mai- e sento che per il mio Angelo è la stessa cosa.

Siamo scesi dalla ruota tenendoci per mano, andando dritti verso l’uscita.

Non abbiamo ripetuto il giro, come è successo con altre attrazioni. Questa è stata una cosa speciale, che se ripetuta, avrebbe perso la magia.

Siamo tornati a casa quasi senza parlare, come se fossimo rimasti in quell’altra dimensione, dove le parole non servono per comunicare… basta solo il cuore, bastano i suoi battiti per riuscire a sentire le parole non dette.

Sono sicura che per me, questa sarà una notte di pensieri, magnifici pensieri, i più belli di tutta la mia vita.

Mentre ero seduta su quell’Arcobaleno con Bob, è successo qualcosa di magico, l’Oceano stava cercando di parlarmi, di dirmi qualcosa di unico… probabilmente, la stessa cosa che stava cercando di dire a Bob…

Una notte magica, da vivere qui, in California, nella Città degli Angeli, dove la realtà sconfina nei sogni più incantevoli che abbia mai fatto.

 

arcobaleno sull oceano

2 commenti:

  1. E finalmente, preannunciata, attesa, lentamente preparata dallo svolgersi del narrare, degli episodi, dei dialoghi, la salita in cima al Mondo...
    Così come l'andamento di tutto il racconto è stato verticale, lentamente ascendendo in interni (o 'interiorità', se vogliamo) fino alla consapevolezza, non ancora piena -ma per quella ci saranno i prossimi capitoli, sure of course-, così l'episodio dell'Ocean Park summa nel suo incedere sicuro la poetica del racconto: un vertice che, una volta raggiunto, permette di ammirare il Mondo come seduti su un arcobaleno, sentendosi parte di quei colori, vivendoli nel pieno dell'emozione raggiunta. E naturalmente è un istante che deve durare in eterno, perché dalla cima del Mondo non si scende ma, anzi, si sale ancora, e ancora più in alto, lassù dove le nuvole sono pronte a piegarsi, per raggiungere le onde che aspettano, in un'armonia d'Aurora prossima ventura.
    No, mostri e fantasmi di cartapesta non fanno paura, anzi, sono le cose da temere meno, in una parvenza di mondo di cartone. Specie quando si vive in un Universo di Verità, e d'Amore.

    Mai come in questo caso, every picture tells a story.

    Ti Amo mia Ondina scalza
    Robi

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  2. questo racconto è dolcissimo...la narratrice, quando è in compagnia di Bob, si trova seduta su un arcobaleno, in cima al mondo..è come se il mondo stesso, fosse, nelle sue mani..da lassù, tutta la city è diversa..+ colorata e fantastica..basta poco x accarezzare il cielo con le dita...in questo film, io leggo un amore infinito..è l'amore ke fa vivere i 2 colombi:)))))))) in un sogno, fatasi realtà... docissima ti abbraccio:staff fes

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